Comunicato stampa
Quale futuro per Lodi?
Avere città più belle, più vivibili per chi ci abita e meno inquinate è possibile. Molte amministrazioni, anche piccole, hanno scelto di puntare sulla mobilità dolce, l’efficienza energetica e l’innovazione, ben sapendo che si tratta di investimenti che si ripagano in fretta. Con il progetto Esselunga, e con le scelte viabilistiche che lo accompagnano, che porteranno ancora più traffico e smog, l’amministrazione Casanova guarda ancora una volta al passato, e mette un’ipoteca pesante sul futuro della nostra città.
L’Amministrazione Comunale ha annunciato che a breve inizieranno i lavori per attuare il piano urbanistico denominato “Piano Esselunga”. Come si trasformerà Lodi? Quali le ricadute per la vita dei cittadini?
In questi mesi, tutti noi siano martellati da continui annunci, proclami e promesse su cosa bisognerà fare per il pianeta, per il clima o per l’ambiente. Ci viene detto che la transizione ecologica è alle porte, che ci saranno molti investimenti nei settori dell’energia e dei trasporti.
A Lodi cosa succederà nel prossimo futuro?
Avremo nel centro città, un nuovo insediamento commerciale, che andrà, secondo le previsioni dello stesso progetto ad aumentare notevolmente il traffico che già grava intorno alla stazione. Le soluzioni proposte alla viabilità, prevista dal progetto, serviranno a garantire sicurezza ai mezzi pesanti che dovranno rifornire il supermercato e dovranno smaltire il traffico che aumenterà in funzione proprio a causa dell’intervento. Un esempio su tutti: chi da Via Trento Trieste vorrà passare davanti alla stazione per andare in Via Polenghi dovrà andare prima in via Dante, arrivare alla rotonda proposta davanti alla scuola Cazzulani, girare intorno alla rotonda per tornare indietro. In una zona dove ci sono scuole, studenti, persone che si recano in stazione invece di pensare a come decongestionare, allontanare, ridurre l’accesso ai veicoli a motore, si porta più traffico. Dove c’era un senso di marcia, si raddoppia. Dove si poteva fare meno strada se ne farà di più. Una follia viabilistica!
Altro capitolo dolente sono i percorsi ciclopedonali. Saranno per la maggior parte promiscui tra pedoni e biciclette, senza separazione, con conseguente creazione di conflitto tra gli utenti. Per realizzarli è previsto il taglio di diversi alberi che attualmente si trovano di fronte alla stazione e altri ne verranno tagliati nel filare storico di viale Dante, per realizzare la rotonda. Non possiamo più tollerare che si giustifichi sempre il taglio degli alberi con la costruzione di una pista ciclabile! Le soluzioni si devono trovare senza sacrificare il verde esistente. Lo sappiamo tutti come vanno a finire le promesse di piantare nuovi alberi che quando va bene sopravvivono nei parcheggi.
La costruzione delle rotonde in centro città, dove lo spazio è così limitato, non è sempre la soluzione viabilistica migliore per la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti. L’attraversamento in assenza di semaforo è più pericoloso, tanto più che le automobili potranno passare con maggiore facilità. Noi ciclisti conosciamo bene quanto poco sono rispettati gli attraversamenti ciclopedonali, che sono in città uno dei luoghi dove avvengono gli incidenti più gravi. Pensiamo anche alla difficoltà dell’attraversamento delle persone diversamente abili e a tutti i ragazzi delle scuole presenti in zona che ogni giorno affollano i marciapiedi per recarsi negli istituti o in stazione. Mentre la rotonda di Piazza Medaglie d’Oro serve per risolvere una situazione di criticità effettivamente esistente, quella fra Via Dante e Via Vignati crea più problemi di quelli che risolve.
Tutte queste considerazioni messe insieme, ci dicono che forse Lodi sta prendendo una direzione contraria a quella che il futuro ci imporrà e quello che si doveva realizzare nella nostra città, già soffocata dal traffico, doveva dare risposta a problemi che già esistono ed invece se ne sono voluti aggiungere altri e questa purtroppo sarà un’eredità pesante che graverà sul futuro di Lodi e dei suoi abitanti.
Lodi 29/10/2021 Il Direttivo di FIAB LODI CICLODI