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LE TRE MARGHERITE DEL LOGO FERRARI

Biciclettata di fine anno della 3c del Cazzulani con Fiab Lodi-Ciclodi

Un’ accoglienza così …non ce l’aspettavamo proprio!

L’esistenza di un’azienda così professionale e così importante nel nostro territorio…è stata una piacevole sorpresa!

Un formaggio così buono…questo sì, le nostre mamme lo mettono a tavola ma raramente ci hanno rammentato la provenienza del prodotto. Stavolta, però, siamo noi a tornare a casa con assaggi invitanti, offerti a ciascuno in una borsa termica, e a raccontare ai nostri genitori quanto sia importante l’acquisto dei prodotti Ferrari!!!!

Il tutto è partito con l’approfondimento dello stile alimentare del nostro Istituto che originariamente era un Collegio famoso di Lodi, abbiamo poi ricercato i prodotti tipici locali e la loro conoscenza e consumo tra i ragazzi che attualmente lo frequentano. In collaborazione con l’Istituto Einaudi abbiamo poi partecipato ad un concorso proposto dall’Expo (ci siamo anche classificati in buona posizione) e per chiudere il progetto triennale con la fiab di Lodi, abbiamo pensato ad un percorso ciclabile a tema…Ecco l’idea di raggiungere in bici l’azienda Ferrari, facilmente accessibile con le piste ciclabili attraverso un percorso sostenibile anche nelle afose e soleggiate giornate di giugno.

Venerdì 5 giugno noi ragazzi della terza C accompagnati dalla prof Giordana Pavesi e dai volontari fiab, sempre super collaborativi, Pina , Manuela e Alfredo, abbiamo percorso qualche sereno chilometro del territorio per conoscere un’azienda presente da decenni, in forte espansione e qualitativamente ad alti livelli di produzione ma poco nota tra noi ragazzi. Come ci ha suggerito la prof, ai suoi tempi tutti parlavano di Polenghi e dei suoi prodotti, ogni bambino conosceva e identificava l’azienda storica come innesto del territorio, diventandone parte integrante…Ecco, dopo aver visitato gli ambienti, aver osservato il lavoro di controllo dei prodotti e assistito alle fasi del loro confezionamento , ci sentiamo proprio di dire che tutti dovremmo essere orgogliosi di essere rappresentati territorialmente a livello mondiale dall’azienda e dai suoi proprietari. Siamo stati accolti da Claudia Ferrari, figlia del signor Giovanni il quale è sempre presente in azienda che ama come sua creazione, e dai suoi collaboratori con succhi e pasticcini (questo è stato solo un piccolo benvenuto perché alla fine della mattinata ci hanno rimpinzato di focacce e pizze e durante il percorso alcuni di noi hanno gustato assaggi vari di formaggio). Successivamente attraverso un video la dottoressa Claudia ci ha illustrato la storia dell’azienda, il primo caseificio risale al 1823 mentre la modernizzazione e l’industrializzazione avviene negli anni sessanta e, grazie alla creatività, alla competenza nel settore e all’intuito del padre, ha riconoscimenti a livello nazionale ma anche internazionale. Pensate che il signor Giovanni è stato il primo a livello mondiale ad inventare la busta a zip del formaggio grattugiato fresco, poi emulata globalmente dalle altre aziende, la busta infatti non è coperta da brevetto, così l’idea è stata copiata da molti a testimonianza della sua pensata geniale!!!

La loro produzione non concerne solo il grana padano e il parmigiano reggiano ma anche altri tipi di formaggio come Fontalpe; non solo, l’azienda confeziona altri prodotti, come l’Emmentaler svizzero, per altri produttori .Insomma è un’azienda al passo coi tempi e a 360° per poter competere e primeggiare nel mercato del settore. Nei giorni a seguire ci siamo divertiti a ritrovare negli scaffali dei supermercati le diverse proposte Ferrari e tutti i prodotti che confezionano anche con altri marchi.

Abbiamo imparato un sacco di informazioni sulla stagionatura del formaggio,sui macchinari storici e quelli più moderni altamente computerizzati per il peso, il taglio, il confezionamento. Abbiamo capito l’estrema importanza dell’esistenza di un ambiente igienicamente protetto (siamo entrati tutti con cuffia, copriscarpe, camice e accurato lavaggio di mani, proprio come gli stessi dipendenti che stavano lavorando) a garanzia della conservazione di un prodotto sicuro e di alta qualità.Ci è stato spiegato pazientemente anche la necessità della tracciabilità e rintracciabilità del prodotto in tutte le sue fasi di esistenza: incredibile quanto ogni step non sfugga a nessun controllo, grazie all’abilità degli operatori e degli strumenti tecnologici sempre più sofisticati…Ma non vi stiamo a raccontare tutto quello che dovremo comunque studiare e neppure vi nominiamo tutte le gentilissime persone che ci hanno accompagnato in questo percorso ( per evitare di far torto a qualcuno) ma ci è sembrato più opportuno raccontare gli aspetti emozionali che questa visita didattica di fine anno ci ha suscitato perché in questa azienda tutti vivono come in una grande famiglia che conta più di cento persone, che dà lavoro ai lodigiani, che ci rappresenta nel mondo, che ci stimola ad essere appassionati a quanto vorremmo fare nella vita perché se ci crediamo veramente e ci impegniamo, come ha fatto il signor Giovanni, potremo realizzare i nostri sogni…

Ah, dimenticavamo, il marchio Ferrari ha 3 margherite perché il signor Giovanni ha voluto dedicare con amore e tenerezza tutto il suo lavoro alle sue tre figlie, Claudia, Laura e Silvia: fantastico! Non ci resta che attendere l’apertura di uno spaccio, pretesto per una nuova biciclettata. Grazie di cuore…

 

Gli alunni della 3C Giacomo Abbiati, Martina Annevi, Federica Antuofermo, Andrea Babbini, Vittorio Berlingeri, Azzurra Bosio, Alessia Chen, Lara Cosentino,Gianluca Crosi ,Andrea Di Maio, Leonardo Dovera, Alessandra Fiorentino,Elisa Granata, Gloria Mascheroni,Valentina Mazzucco, Samuele Magri, Noemi Menza, Alessandro Molteni,Alex Montaperto, Stefano Monti, Lorenza Pinto, Ylenia Quirino, Beatrice Sbrozzi,Linda Stabilini, Martina Tambussi e l’insegnante Giordana Pavesi.

 

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